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Intro
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Le Orse
celesti
Un Dio
Orso
La coppa
del Graal
Perseo, il figlio
della pioggia d'oro
C'è molta letteratura intorno alla coppa del Graal: ci sono anche testi che sostengono l’identità del Graal con una pietra, uno smeraldo caduto dal Cielo, originariamente ornamento della fronte di Lucifero, prima della sua caduta provocata dalla rivolta. Sempre come pietra, viene attribuita ad Adamo, ma riconquistata da Seth per passare nelle mani di Giuseppe d’Arimatea dopo la morte e risurrezione di Gesù.
Le numerose leggende intorno al Graal sono l’evocazione di una realtà probabilmente anche storica ma fondamentalmente simbolo di una realtà soprannaturale e immutabile dello spirito, svelata a chi poteva capirla, con simboli ora semplici, ora complessi ma sempre universali.
La misteriosa COPPA fu per quei cavalieri, ma poi anche per molti altri cercatori, un premio da conquistare, un punto d’onore, un simbolo magico, un talismano per ottenere qualcosa, a volte materiale, a volte spirituale. E molti luoghi si contendono l’onore di essere detentori del Graal, soprattutto laddove sorgono cattedrali piene di affascinanti simbolismi o di leggende a riguardo.Ovviamente i saggi sanno che non può essere un luogo materiale il posto in cui può essere nascosta la mistica coppa. Noi, visto che scrutiamo il cielo con un interesse speciale, attribuendo alle costellazioni messaggi criptati, osiamo proporre, ovviamente come ipotesi, che la famosa coppa sia proprio lì nel firmamento, imprendibile ma visibile. Ci accingiamo quindi a contemplarla traendo dai miti che la riguardano uno stimolo alla nostra crescita.

Ecco dove guardare. Se prolunghiamo oltre Arturo della costellazione Bootes l’arco formato dalle stelle del timone del grande Carro, incurvandolo ulteriormente verso sud, arriviamo prima sulla stella più luminosa della Vergine, Spica e, subito dopo, sul quadrilatero del Corvo. Appena ad ovest si trova la Coppa, un gruppo si stelle poco luminose, molto vicine all’orizzonte e visibili solo quando le notti sono abbastanza lunghe. Ha una forma di coppa, a cui deve il nome, anche se il suo nome un tempo era Crater (un tipo di coppa usato nell’antica Grecia).