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Introduzione
La Foresta
Rosaspina
Cappuccetto
Rosso
Rosa
Rossa
La Bella
e la Bestia
Pelle
d'Asino
Biancaneve
Hansel
e Gretel
Principe
Ranocchio
Madama
Holle
Fratelino
e Sorellina
Mignolina
Pinocchio
I
Pinocchio
II
Pinocchio
III
Pinocchio
IV
Pinocchio
V
Pinocchio
Compendio
lI sei cigni La Regina
dell nevi
Jorinda e
Joringhello
Rapunzel Bianca come il latte,
rossa come il sangue
Vassilissa
la bella
Le Cenerentole Le belle
addormentate
Biancaneve e le scarpe
logorate dal ballo

I SEI CIGNI
(elogio del silenzio nel lavoro su di sé)

Prende la donna con sé e la conduce alla reggia per farne la sua sposa. Al suo arrivo però compie un'azione prudente che dimostra la profonda sfiducia che ha per questa sua nuova ‘metà': mette al sicuro i suoi sette bambini trasferendoli lontano dalla matrigna.
Cosa rappresentano questi sette figli, queste 7 preziosità che devono essere protette dalla PERSONALITÀ (perché questo è la sua nuova sposa)?
I 7 chakra? I 7 colori dell'arcobaleno? Probabilmente i 7 strati di cui siamo composti e che, come umani, abbiamo ricevuto in dono da divino (o dai pianeti del settenario, che di Lui sono espressione e che celebriamo nella settimana), doni che dobbiamo curare per garantire la nostra evoluzione.
Ma possiamo anche interpretare questo numero come simbolo dei 7 corpi che ci attribuisce la tradizione esoterica: fisico, eterico, astrale, mentale, causale, buddhico ed atmico.
Rappresentano molto bene la ‘ricchezza del re’ che poi è la nostra ricchezza! Tra questi nostri preziosi averi quello che conosciamo meglio e sul quale siamo chiamati a lavorare è generalmente il corpo fisico, materiale, di TERRA. Nella fiaba lo rappresenta la bambina.

Se invece vogliamo paragonarlo agli astri dell’antico settenario la piccola potrebbe essere il Sole, rappresentativa del suo ruolo centrale: infatti lei STA, mentre i fratelli si muovono, come i pianeti e la luna.
Torniamo al racconto. Il re sistema i suoi figli in un CASTELLO nascosto in mezzo al bosco. Abbiamo bisogno, nell’imperversare della nostra vita piena di attività e stress, di questi momenti di intimità (come la meditazione?), in cui ritroviamo la nostra VERA NATURA, l’essenza spirituale senza la quale il ritmo della MATRIX ucciderebbe la nostra anima.
Il re va spesso a trovarli, ha bisogno di mantenere il contatto con ciò che è VERO, ma lo fa di nascosto! Lui stesso non sa la strada! Così come succede a noi ricercatori spirituali: se sapessimo la strada per arrivare al SÉ, sarebbe una non-strada, un percorso mentale vuoto. Invece è con l'abbandono all’INTUIZIONE (la maga che gli fornisce un magico gomitolo) che la strada si fa…e il gomitolo si snoda…
Ma attenzione! Dare nell'occhio è pericoloso per la vera spiritualità, ecco perché il re opera di nascosto. La nuova sposa, che altro non è che il nostro doppio scuro, la PERSONALITÀ, riesce ad impadronirsi del gomitolo; l'hanno aiutata i servitori,  i PICCOLI IO FUORI CONTROLLO che vivono a Palazzo!

Alcuni lavori vanno fatti in segreto: la personalità è sempre in agguato. L’evoluzione deve continuare. Chiede di restare ancora al castello nel bosco ma anche lì la situazione può essere pericolosa…
Aspetta che giunga la notte per muoversi inosservata. A noi sembrerebbe illogico partire di notte ma l'ANIMA usa strade misteriose per i suoi movimenti.
Cammina una notte e un giorno, quindi è ancora notte quando arriva ad una ‘casetta’; ci sono sei letti ma lei si sdraia sul PAVIMENTO!  Rappresenta il NOSTRO ELEMENTO TERRA CHE SI RISVEGLIA. Il pavimento è il posto giusto per il lavoro che deve fare.
Così come avviene al mattino quando, per pochi minuti, ricordiamo le immagini dei sogni, così alla sorella si mostrano i fratelli (i corpi sottili da recuperare, da riunificare nell’elemento UOMO).
E proprio come nei sogni ci vengono a volte offerti messaggi, suggerimenti per il lavoro che dovremo affrontare, così la fanciulla riceve dai fratelli un’indicazione di lavoro duro, pressoché impossibile: filare l’ortica e cucire 6 vesti, una per ogni fratello; e fare tutto questo mantenendo il SILENZIO per tutto il tempo.

Cosa vuol dire trasformare in ABITO SALVIFICO l’ortica, un dono della terra, una pianta comune, così ‘urticante’ da dare il nome a certi fastidi, ma nello stesso tempo umile, diffusa ovunque, anche nutriente ma portatrice di dolore se viene colta senza ATTENZIONE?
Il lavoro della sorellina inizia subito, affronta il bruciore dell’ortica con stoicità. Ma forse la prova ancor più grande è che quel lavoro di dolorosa tessitura dovrà essere fatto nel SILENZIO più assoluto. Limitazione terribile quando, trasportata nel MONDO, cosa necessaria per superare la prova finale, lei non potrà difendersi, né spiegare…
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FIABA
I CIGNI SELVATICI
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