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Introduzione
La Foresta
Rosaspina
Cappuccetto
Rosso
Rosa
Rossa
La Bella
e la Bestia
Pelle
d'Asino
Biancaneve
Hansel
e Gretel
Principe
Ranocchio
Madama
Holle
Fratelino
e Sorellina
Mignolina
Pinocchio
I
Pinocchio
II
Pinocchio
III
Pinocchio
IV
Pinocchio
V
Pinocchio
Compendio
lI sei cigni La Regina
delle nevi
Jorinda e
Joringhello
Rapunzel Bianca come il latte,
rossa come il sangue
Vassilissa
la bella
Le Cenerentole Le belle
addormentate
Biancaneve e le scarpe
logorate dal ballo

Rodopi, Ye Xian, Maria Chisjnera, Zezzolla...
quante CENERENTOLE!
Viaggiano tra i mondi, 煮e lasciano tracce...
✨勵✨✨並✨✨

Davanti alla quantità innumerevole di fiabe riguardanti una fanciulla maltrattata che subisce umiliazioni ma poi trova aiuti e risolve la sua storia grazie alla ‘riunificazione di un paio di calzature’ si resta davvero pieni di stupore: epoche diverse, dall’antico Egitto all’epoca disneyana, con questo PARADIGMA MITICO hanno consolato le scarse aspettative degli ultimi;
e luoghi diversi, dall'Asia all'Europa, hanno rivendicato il diritto al LIETO FINE.
Il famoso finale “e vissero felici e contenti” in una vera fiaba deve assolutamente comparire! Altrimenti il suo significato andrebbe perduto. Di solito la speranza del lettore riceve gratificazione da un evento speciale: le NOZZE!
E quasi sempre NOZZE speciali, principesche, regali.
Raggiungere un ottimo status sembra la motivazione più ovvia.
Deludente e scarso raggiungimento per chi lavora seriamente su di sè, a pensarci bene… un altro è lo scopo più profondo:
RIUNIRE CIÒ CHE È SEPARATO.

La casa in cui la madre non c'è più è la nostra sensazione di essere soli, abbandonati, ORFANI.

La cucina piena di cenere, in cui ci sentiamo sfruttati e sviliti, corrisponde alla percezione che potremmo provare di essere vittime di una SCHIAVITÙ.
La CENERE stessa appare come simbolo potente di qualcosa quanto più possibile vicina al NULLA. Non è neanche terra, che ancora potrebbe dare, ma il residuo di una combustione, la fine di qualcosa che era vivo, il niente che saremmo se davvero fossimo solo corpo fisico.

I posti speciali per comunicare con i vari AIUTANTI MAGICI (la colombella delle fate di Sardegna, il nocciolo sulla tomba, Horus, la fata madrina…) sono i nostri LUOGHI DELL’ANIMA! quei posti speciali dentro di noi che a volte compaiono per ‘grazia’, a volte come premio per nostra ricerca.

Similmente i TALISMANI che vengono donati non sono semplici oggetti, hanno una vita propria e sono ricchi di doni ma a patto di ricevere le cure.
È lo stato di ATTENZIONE che crea la magia: fa crescere i SEMI o i ramoscelli che spesso vengono offerti e apre a meravigliose TRASFORMAZIONI.

A quel punto, nelle fiabe, protagonista diventa il principe, o re, o zar, o faraone… in tutte le culture è sempre il rappresentante massimo che ‘spasima' per riunificare la COPPIA SACRA: non l’armonia di un paio di pantofole ma l’unione tra SPIRITO e ANIMA.
Il fatto che la MISURA della SCARPETTA sia unica, irripetibile e che la ‘pianella' sia proprio quella giusta, nutre l'anima di chi ascolta la fiaba e gli restituisce la fiducia nel SENSO DELLA PROPRIA ESISTENZA, elevandolo dallo stato di ORFANAGGIO e SCHIAVITÙ alla rassicurante presenza di qualcuno che ci ama; dalla DEGRADAZIONE di dover stare nei piani piu bassi dell’esistenza (fino a dover credere di ESSERE CENERE) alla acquisizione di dignità e regalità.
Il magnetismo che si crea tra principe e fanciulla, tra piede e scarpa, tra alto e basso, tutto concorre a ricordarci la realtà della nostra NATURA DIVINA.
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